“Come si fa con il fucile, anche usando l’arco, un arciere deve “seguire” la sua selvaggina (piattello o pallone), in modo da colpirla” – Fred Bear.
Questo tipo di tiro è veramente più facile di quanto sembri agli spettatori. Il segreto è il calcolo del tempo. Due sono le possibilità di ingaggio per questo tipo di tiro che vedranno impegnato l’arciere istintivo venatorio:
TIRO AL PIATTELLO: nel momento in cui è lanciato il piattello verso l’alto, la freccia dovrebbe essere tirata e sganciata proprio nel momento in cui il piattello raggiunge l’apice della sua ascensione e sosta brevemente prima di iniziare la sua discesa.
Una volta che l’ arciere impara a calcolare il tempo di trazione e di sgancio, in questo momento, può colpire regolarmente i piattelli che si alzano davanti a lui. Particolarmente con tiri immediati questa tecnica darà pieni risultati.
TIRI A PALLONI ROTOLANTI O A PIATTELLI A FILO TERRA: in questo caso vengono sganciati palloni rotolanti lungo un’inclinazione o pendio; oppure lanciati piattelli a filo terra simulando così in un’azione di caccia la corsa di una lepre. Una volta che un arciere impara a calcolare il tempo di trazione, di sgancio, a gestire la posizione del corpo in relazione all’inclinazione del terreno ed a seguire anticipando, ove le condizioni lo consentono il pallone o i piattelli che “corrono” davanti a lui, potrà riempire un buon carniere.
L’arciere istintivo venatorio unisce la massima concentrazione ad una veloce esecuzione.
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