Archi, frecce, mulinelli, trecciati, puntalini, ardiglioni, nasse e noccatori, nella valle del Nera per due giorni non è echeggiato altro allorché all’ombra di uno dei borghi più belli d’Italia, Sellano, si sono sfidati appassionati, esperti e campioni nel V° campionato italiano di pesca con L’arco F.I.A.R.C..
Per la seconda volta in pochi anni il lago Lochness ha ospitato la kermesse iridata, non smentendo la sua fama di lago più difficile d’Italia.
Nonostante le defezioni di svariati atleti legate a problemi fisici o personali, il livello tecnico è comunque rimasto elevatissimo e la provenienza dei partecipanti da più di sei regioni italiane è la testimonianza di come il movimento della pesca con l’arco sia ormai diffuso e radicato in tutta la penisola, nonostante le oggettive difficoltà di gestione e di organizzazione.
Sole le élite, di coloro che padroneggiano al meglio tecnica di tiro e capacità di messa a punto del materiale hanno saputo reggere per due giorni consecutivi allo stress fisico ed emotivo legato alla competizione.
Alla fine ad avere la meglio nella categoria regina degli archi tradizionali, la più numerosa ed agguerrita, è stato l’immancabile Lucio Tremolizzo, ormai un’icona della pesca con l’arco, che ha preceduto Luca Bini e Cesare Martinelli.
L’arco tecnologico invece ha visto prevalere Stefano Lerario su Guido Di fraia e Michele Antonelli.
Laura Ratti della Compagnia del Bernabò ha confermato il suo titolo nella categoria femminile.
Una menzione particolare la merita sicuramente Rino Serrini che nonostante i suoi ottant’anni passati ha regalato a tutti la più bella testimonianza di amore e passione che può legare un uomo al suo sport sobbarcandosi un viaggio che ha scoraggiato molti e, gareggiando indomito fino alla fine con gioia e determinazione.
Grazie Rino e grazie a tutti quelli che credono e si divertono con questa meravigliosa attività: la pesca con l’arco.